domenica 26 aprile 2015

RESISTENZA E LIBERAZIONE !

Il 25 aprile del 1945, dopo le insurrezioni partigiane a Genova, Milano e Torino, l'Italia pose fine all'occupazione tedesca. Festeggiamo ogni anno la Liberazione come il giorno in cui cacciammo le truppe tedesche dai nostri confini territoriali. Fu una battaglia per garantire la libertà: libertà di pensiero, libertà politica, libertà di informazione. Una battaglia per i diritti dei cittadini, dei lavoratori, degli intellettuali. Una battaglia per garantire la cultura, la salute, la qualità della vita. Era il 25 Aprile, una battaglia che credevamo vinta e che credevamo avrebbe cambiato il mondo.
Ma oggi purtroppo ci accorgiamo che non è cambiato niente, solo i nomi delle cose:

• le guerre militari sono diventate guerre finanziarie.
• Ai cannoni si è sostituito lo spread.
• Ai fucili l'austerity.
• Alle bombe il Fiscal Compact.
Stiamo vivendo una nuova era delle guerre europee che affamano i popoli come nel '45, che distruggono le economie come durante le guerre mondiali. Ovviamente a vantaggio della Germania. All'epoca salimmo sui monti o sui palazzi e buttammo giù le bombe. Oggi quali sono i nostri strumenti di offesa per riemergere da questa guerra economico-sociale? Cosa resta di quella battaglia?
Resistenza ! E' rimasta una parola sacra. Fatta di santini, ricordi, sbiadite foto in bianco e nero, coccarde, gonfaloni, fatta di cerimonie, corone, rivendicazioni e appropriazione di simboli.
Il 25 Aprile viene ricordato forse perché morto?
• nei disoccupati, nelle fabbriche che chiudono, nei tagli alla Scuola e alla Sanità… il 25 aprile è morto?
• nel grande saccheggio impunito del Monte dei Paschi di Siena… il 25 aprile è morto?
• nel debito pubblico colossale dovuto agli sprechi e ai privilegi dei politici (expo, mose, tav, Mafia Capitale,la terra dei fuochi, il Nostro Territorio , Falascaia, il fotovoltaico , il polo scolastico ) ... il 25 aprile è morto?
• nell'inciucio e patti tra i partiti DI Dx e di Sinistra che vedono solo i loro interessi… il 25 aprile è morto?
• nella perdita della nostra sovranità monetaria, politica, territoriale…il 25 aprile è morto?
• nella trattativa Stato - mafia i cui responsabili non sono stati giudicati dopo vent'anni…il 25 aprile è morto?
• nel milione e mezzo di giovani emigrati in questi anni per mancanza di lavoro… il 25 aprile è morto?
• nell'indifferenza di troppi italiani che avranno presto un brusco risveglio… il 25 aprile è morto?
E' rimasta solo la parola: Resistenza!
Del suo vero significato oggi si ha paura, lo si condanna, lo si diffama. Per decenni si sono uniti, i fascismi rossi e quelli neri, le chiese e le ideologie. Unite a rendere esangue quel sogno di libertà. Mai come adesso si avrebbe bisogno di un nuovo 25 Aprile , mai come adesso si avrebbe bisogno di RESISTENZA E LIBERAZIONE.
Si avrebbe bisogno di portare a termine quella battaglia rimasta sospesa:
• resistenza contro chi affama;
• resistenza contro chi opprime;
• resistenza contro chi inganna;
• resistenza contro chi depriva , ruba e mente.
• Liberazione dalle catene della finanza;
• liberazione dalle catene dei trattati internazionali:
• liberazione dalle catene di un potere globale che tutti schiaccia.
RESISTENZA E LIBERAZIONE !
Due parole che questo 25 Aprile non si possono più pronunciare, diventate terribile tabù. Perché se le pronunci, se ci credi, se vuoi viverle davvero e fino in fondo, ti chiameranno con un'altra parola che solo gli oppressori 70 anni fa amavano usare. Brigante.

Samuele Marsili
Capogruppo - Consigliere 
Movimento 5 Stelle Massarosa





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